La visita del Direttore degli Uffizi in Mugello: obiettivo, una collaborazione per iniziative comuni
MUGELLO – “Tornerò. Ci rivedremo. E intanto mettiamo in moto i cervelli sul da farsi concretamente”: ha salutato così, a villa Pecori Giraldi, i sindaci del Mugello il direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt, che ha dedicato la mattina di venerdì per un primo incontro con gli amministratori locali, le opere d’arte e i luoghi della cultura mugellani.
Prima è stato a Vicchio, dove ha incontrato il sindaco, in seguito si è recato al Palazzo dei Vicari dove ha visitato gli ambienti e il museo dei ferri taglienti, avendo come guide il sindaco Federico Ignesti e la professoressa Carla Romby.
Poi è giunto nella pieve di Borgo San Lorenzo, accolto dal sindaco Paolo Omoboni e dalla vicesindaco Cristina Becchi, insieme al pievano don Luciano Marchetti e allo storico dell’arte Marco Pinelli.
Si è soffermato a lungo davanti alle opere della pieve, e ha cominciato da quella del Bachiacca -autore presente anche agli Uffizi-, commentandole insieme a Pinelli, e fotografandole. Il tempo più ampio lo ha dedicato alla Madonna di Giotto, ma ha mostrato interesse anche agli altri capolavori presenti nella chiesa borghigiana.
Infine la tappa a villa Pecori Giraldi, al museo Chini, dove Schmidt si è fatto illustrare anche il museo dei bambini, per poi essere accompagnato davanti alle opere ceramiche e pittoriche di Galileo Chini.
E se ne è andato, dopo aver ricevuto numerosi volumi d’arte del Mugello, e con la promessa di tornare.
Una promessa non certo formale, perché il direttore degli Uffizi è venuto in Mugello raccogliendo un invito e una sollecitazione, seguita alla sua idea, che ha trovato numerosi consensi -come quello del senatore Nencini (articolo qui), di riportare le opere d’arte, ove possibile, nei luoghi originari.
L’assessore alla cultura Stefano Passiatore così gli ha scritto, “per candidare il Mugello ad ospitare alcune delle opere degli Uffizi a partire da quelle invisibili agli occhi perché conservate nei depositi per mancanza di spazio”. E Schmidt ha accolto prontamente l’invito degli amministratori mugellani. Con l’intenzione di concordare opportunità concrete.
“Sono qui nel Mugello -ha detto il direttore- per ammirare le sue bellezze artistiche ma anche per incontrare gli amministratori locali, per elaborare insieme eventuali progetti comuni. E ne sono lieto, perché è una terra molto ricca non soltanto di un paesaggio bellissimo ma anche di tesori artistici, una terra molto fertile sul piano artistico. E sono molto contento di aver potuto godere di qualche ora qui, prima di tornare a Firenze”.
Oltre a Passiatore, e ai sindaci di Scarperia e San Piero Ignesti, e di Borgo San Lorenzo Omoboni, c’erano anche il presidente dell’Unione dei Comuni Phil Moschetti e l’assessore alla cultura di Barberino Fulvio Giovannelli.
Prima di recarsi a Scarperia e a Borgo San Lorenzo Schmidt ha fatto tappa a Vicchio, nell’ufficio del sindaco e al museo Beato Angelico. Un incontro “in solitaria”, ma Filippo Carlà Campa nega divisioni con gli altri sindaci. “E’ stata una casualità. Il direttore ci aveva contattati per venire a Vicchio perché interessato a vedere di persona un’opera di scuola giottesca, e successivamente ha ricevuto l’invito di Passiatore. Così prima è venuto qui. Abbiamo parlato del suo progetto, che ovviamente riguarda tutto il Mugello e non solo Vicchio di riportare opere in questa terra. E gli ho anche suggerito uno slogan: “Se vuoi conoscere Firenze, parti dal Mugello”.
Dal museo di arte sacra è rimasto davvero impressionato, notando che ci sono opere molto importanti. Un museo certo che avrebbe bisogno di una rivisitazione e di un ampliamento. Ma nessuna separazione con gli altri sindaci: anzi, devo ringraziare Passiatore: sta facendo un grosso lavoro di ricongiungimento della rete dei musei, perché se rimaniamo ognuno per conto proprio, non riusciremo a far niente di positivo”.
(Foto nella Pieve di Borgo: Andrea Pelosi)
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 giugno 2020