FIRENZUOLA – La presentazione del libro di Filippo Bellandi sulle Pietre Magiche di Firenzuola, pubblicato da pochi giorni grazie al contributo del Banco Fiorentino, si è svolta mercoledì 18 agosto a Piancaldoli, non in una sala al chiuso, ma all’aperto, per la via principale del paese in modo itinerante. Una formula insolita di presentazione che è stata molto gradita dalla popolazione, tanto da registrare, a detta degli organizzatori della locale Pro Loco, un record di presenze per la presentazione di un libro.
Dopo una breve introduzione del presidente del Banco Fiorentino Paolo Raffini, l’autore ha spiegato per sommi capi come è nato il libro e la sua caratteristica di primo censimento dei “segni” antichi che ancora sopravvivono sulle case della zona.
Accompagnato da un gruppo di oltre cinquanta persone, in parte arrivate anche dal Mugello e da Firenze, l’autore ha poi illustrato le dodici opere presenti a Piancaldoli, indicandole direttamente sugli edifici in cui si trovano, e svelandone gli antichi valori simbolici e gli effetti magici attesi, oltre alle lontane origini che per alcuni risalgono addirittura all’epoca pre-cristiana. Per fare arrivare la voce a tutti i partecipanti disseminati lungo la strada, Filippo Bellandi si è servito di un microfono portatile gentilmente prestato dal parroco.
Diverse persone, anche abitanti nel paese da una vita, hanno confessato di non essersi mai accorte di alcune di quelle pietre, come ad esempio una bella stella a sei punte scolpita su un antico palazzo, oppure alcuni mascheroni settecenteschi murati in alto sull’edificio accanto, e anche di un bellissimo giglio fiorentino scolpito in un angolo di Palazzo Poli e risalente alla fine del Quattrocento, allorché Piancaldoli passò definitivamente sotto il controllo della repubblica fiorentina.
Di grande interesse la visita al sobborgo delle Muline dove un portale conserva una lunga epigrafe e la data più antica fino a ora trovata, 1452. Da qui il gruppo ha percorso l’antica strada che porta a Mercurio, ora ridotta a un suggestivo sentiero lungo il Sillaro. In questo grazioso borgo raccolto intorno a poche stradine, Bellandi ha illustrato il portale del settecentesco Palazzo Bianconcini, un piccolo capolavoro con arco a tutto sesto in stile toscano ricco di decori: una faccia del tipo mascherone nella strombatura, una stella a otto punte e formelle con cavalli al galoppo, sui capitelli, e i due originali maniglioni in metallo lavorato a grottesche.

Una serata straordinaria dunque che si è rivelata una sorpresa per tutti: per gli organizzatori in primo luogo che non si aspettavano un pubblico così numeroso e motivato; per i partecipanti che hanno toccato con mano e apprezzato la ricchezza di significati di certe opere minori, nascoste talvolta sulle facciate e sui portali delle case; per gli abitanti di Piancaldoli in particolare, alcuni dei quali hanno scoperto per la prima volta ciò che da una vita era sotto i loro occhi, e che ora li inorgoglisce e li rende un po’ più consapevoli della loro identità che ha radici così lontane, come non avrebbero mai immaginato.
Filippo Bellandi LE PIETRE MAGICHE DI FIRENZUOLA. Sculture e decori con significati simbolici sulle case del territorio. Edifir Edizioni Firenze, 2021.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – agosto 2021