Moni Ovadia “mugellano”
MUGELLO – Moni Ovadia, noto musicista, attore e scrittore, non è venuto, più volte, in Mugello, solo per calcare il palcoscenico del teatro comunale di Barberino – o, come di recente, sul palco del lago di Bilancino-.
Il Mugello lo conosce bene, da molti anni, ed è lui stesso a spiegare il perché. “Il papà di mia moglie – dice- era mugellano. E noi ci siamo sposati a Scarperia.”
Moni Ovadia ha il Mugello nel cuore: “Il Mugello è terra magnifica, anche se io non avrei messo la pista automobilistica e avrei lasciato alla natura più spazio. Ma il Mugello è una terra bellissima ed io ci sono stato tante e tante volte. E l’ho conosciuta con mio suocero”.
Il suocero di Moni Ovadia era Alberto Savi, scarperiese. “Era un uomo straordinario -ricorda Ovadia-, grande pittore che ha dipinto tanti temi mugellani; e lavorava in Rai, come direttore della fotografia alla Rai. Un uomo di una speciale libertà artistica e mentale, e non ricordo mai, negli otto anni che ho avuto il privilegio di frequentarlo, un momento in cui lui non mi abbia risposto sorridendomi. Era un uomo sereno e i suoi disegni sono meravigliosi, capace di affrontare. Amava così tanto Scarperia e stavamo interi crepuscoli, su un’altana, a guardare e commentare il paesaggio”.
Scarperia a parte, Ovadia non ha un particolare luogo del cuore in Mugello: “Tutto il Mugello mi è caro -dice e sorride-: qui ho preso una sventola per mia moglie e di quell’amore, travolgente e profondo, mi parla il Mugello. Perché mia moglie si trovava lì, in vacanza con i suoi. Io arrivavo e visitavo Barberino, Vicchio, Borgo San Lorenzo e tutto mi parlava di mia moglie e di mio suocero a cui ero molto attaccato”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Agosto 2021
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