SCARPERIA E SAN PIERO – È stata una serata memorabile quella di domenica 27 Ottobre nella pieve di Sant’Agata. L’Associazione Mu.S.A.- Musei di Sant’Agata, in collaborazione con la Parrocchia, dedicato un giorno alla Compagnia di San Jacopo, antichissima istituzione laica, ancor oggi attiva, fondata agli inizi del Cinquecento e nel cui oratorio è allestita la Raccolta di Arte Sacra intitolata a Don Corrado Paoli.
Si è così festeggiato il passaggio di testimone dopo 34 anni della Governatrice/Camarlenga Adriana Bellandi a Martina Cianti, offrendo a tutti un’occasione di conoscenza e riflessione su una confraternita che ha fatto della carità la sua ragione di esistere ed è stata nei secoli di fondamentale utilità sociale nel paese.
Pier Tommaso Messeri, archivista e storico esperto di argomenti mugellani, ha inquadrato con la sua consueta competenza e brillante esposizione il fenomeno delle confraternite nel tempo, rivelando anche interessanti e gustosi episodi della quotidiana storia della compagnia santagatese.
Martina Cianti, che ha inventariato l’archivio della confraternita nella sua tesi di laurea in archivistica, è entrata poi nel dettaglio delle vicende, compiti e cariche dei confratelli. Quest’occasione è stata celebrata con un concerto straordinario di Francesco Darmanin che ha suonato nell’emsemble di clarinetti “Rose dei Venti”.
Darmanin, giovane e valente musicista santagatese, si è esibito nelle stagioni del Teatro della Scala, del Maggio musicale, all’Expo di Dubai e nelle principali orchestre internazionali. Oltre ad aver partecipato a diversi concorsi strumentali, si sta affermando come brillante compositore avendo vinto negli ultimi due anni già quattro prestigiosi premi. In considerazione della sua giovane e brillante carriera, gli è
stato assegnato il riconoscimento “Amico di Sant’Agata” dedicato dall’Associazione Mu.S.A. alle personalità che si sono distinte per portare lustro al paese.
Il quartetto, formato da giovanissimi musicisti diplomati al conservatorio Cherubini di Firenze, ha proposto brani classici in arrangiamenti originali in un repertorio che spaziava da Mozart a Brahms, da Morricone alla musica klesmer. Esecuzioni magistrali che hanno evidenziato una straordinaria intesa tra i vari musicisti nonché una capacità interpretativa originale che si è manifestata soprattutto nel dialogo tra gli strumenti, sottolineando all’interno dell’ensemble le eccellenti capacità dei singoli interpreti. Di indiscutibile rilievo la scelta del programma, che se da un lato ha esaltato le
capacità virtuosistiche, dall’altro si è offerta come una proposta musicale assolutamente piacevole e gradita al numeroso pubblico presente che al termine ha contraccambiato con una sentita standing ovation.
Lia Brunori, foto Giuseppe Campisi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 Ottobre 2024