Nel Nuovo Mondo. I Gondi, finanziatori mugellani di Giovanni da Verrazzano
Lui era nato a Greve in Chianti ed era al servizio di Francesco I, re di Francia, ma i soldi che finanziarono il viaggio, ecco, i soldi erano mugellani, o almeno erano stati partoriti da geni nati quassù.
Parlo di Giovanni da Verrazzano, navigatore ed esploratore toscano trasferitosi presto in Francia, a Dieppe, ed entrato nelle grazie del re per un talento sopraffino e per un coraggio invidiabile. Devi sapere che nel ‘500 i turchi scorrazzavano nel Mediterraneo e Venezia soffriva il primato ottomano. Le vie delle spezie non erano sicure. Chi vi si avventurava rischiava la testa. Fu questa la prima ragione che spinse portoghesi e spagnoli a cercare strade alternative per raggiungere i mercati orientali che rifornivano l’Occidente di spezie pregiate, dai chiodi di garofano alla cannella alla noce moscata. Presero la via dell’Atlantico: i portoghesi navigarono verso sud, verso l’Africa e, da lì, verso le Indie, gli spagnoli verso ovest. Se la terra è rotonda, si dissero, prima o poi arriveremo anche noi nell’oriente estremo. Si ritrovarono in Messico e in Perù. La Francia si affidò a Verrazzano. Il toscano partì, restò con una sola nave – la Dauphine, un barcone di circa 25 metri di lunghezza – scoprì la baia dove oggi sorge New York. Era il marzo del 1524. Se sull’Hudson sorge un ponte a lui dedicato, ecco spiegata la ragione. E il Mugello? I viaggi transoceanici costavano, e molto. Furono i Gondi, nativi di Borgo San Lorenzo, anzi di San Cresci, a spillare i fiorini per mettere in mare navi e equipaggio. Mercanti e banchieri legati ai Medici, i Gondi fecero la loro fortuna in Francia. È a Lione, dove risiedono, che Caterina de’ Medici si preparerà a diventare regina dei francesi. E sarà a Parigi, alla corte di Parigi, che occuperanno una posizione di tutto riguardo per decenni.
Gettata l’ancora al largo della baia dell’Hudson, Verrazzano non dimenticò chi aveva finanziato il viaggio. Battezzò un isolotto Pierre Vive – Pietra Viva – proprio il nome della moglie del Gondi che aveva elargito i fiorini. C’è ancora, proprio di fronte allo ‘sky line’ più famoso dell’orbe terracqueo.
Non basta. Ai Gondi si devono molte altre cose. Ne ricordo una: il preservativo. La storia me l’ha raccontata mesi fa l’ultimo dei discendenti. La corte di Parigi era nota per un esagerato libertinaggio. Tutti andavano con tutte (e anche con qualcuno). Che fare? Fu un Gondi a farsi venire l’idea. Ordinò al Buontalenti, architetto di fama e creativo come pochi, un rimedio. Il rimedio arrivò sotto forma di un sacchetto di stoffa finissimo (cotone?), proprio il precursore del preservativo. La prova? Eccola: in inglese condom, arcaico gondone.
Riccardo Nencini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 dicembre 2018