Nicola Coccia presenta il suo nuovo libro al Circolo Arci di Bivigliano
VAGLIA – Sabato 7 dicembre alle 18.00 al Circolo Arci di Bivigliano, si terrà l’incontro con l’autore Nicola Coccia in occasione dell’uscita del suo ultimo libro dal titolo “Vita del confinato Luigi Spacal che davanti alla morte diventò pittore” contenente documenti inediti (Edizioni ETS, pag. 188 ). L’incontro, organizzato dal Circolo Arci Bivigliano è il secondo appuntamento della rassegna dedicata ai libri e alla lettura “Un mondo dentro un libro” edizione 2024/2025, a seguire apericena per prenotarsi: [email protected].
Il dramma di un uomo è il dramma di un popolo che Mussolini vuole annientare cancellandone la cultura, le tradizioni, la lingua. Luigi Spacal, triestino, con genitori sloveni, viene arrestato per cospirazione nei confronti dello Stato e condannato al confino ad Accettura, sulla montagna materana, dove trova lavoro da un falegname.
Il paese, circondato da boschi e foreste, si ripopola solo per il matrimonio fra due alberi, un rito millenario, sacro e profano, durante il quale l’uomo celebra la natura. Il primo che documenta la festa, quasi cento anni fa, è proprio Spacal. Ed è ad Accettura che l’antifascista davanti alla morte di una bambina scopre la sua vocazione pittorica.
Le vicende di questo triestino, aspro e amaro come il suo Carso, sono un viaggio negli strumenti di oppressione del fascismo che vuole cassare un’intera comunità e che Spacal continua a tenere in vita dipingendola ogni giorno e diventando uno dei più grandi, se non il più grande pittore della sua terra.
La storia di Spacal racconta la vita di molti uomini. Per questo la sua storia diventa la testimonianza di un’epoca.
“La vicenda di Luigi Spacal, che insieme a quelle di ottone Rosai e Carlo Levi forma un‘inconsapevole trilogia dedicata al contributo che hanno dato gli artisti alla Liberazione del nostro Paese – afferma l’autore Nicola Coccia – racconta una parte della storia d’Italia che a noi fiorentini e toscani è in gran parte sconosciuta. Ma è ancora molto viva nella zona del litorale orientale dove i popoli hanno conquistato la libertà solo nel 1954, dieci anni dopo i fiorentini ma pagando un prezzo altissimo perché i loro territori sono stati divisi più volte, provocando grandi esodi. Eppure in queste vicende Firenze ha giocato un ruolo fondamentale.”
L’autore
Giornalista e scrittore, Nicola Coccia ha iniziato a collaborare a l’ “Avanti !” nel 1966 e lavorato nella redazione fiorentina de ” Il Lavoro” quotidiano genovese diretto da Sandro Pertini. Dal 1978 presso il quotidiano fiorentino “La Nazione” si è occupato dei principali fatti di cronaca che hanno segnato la storia di Firenze degli ultimi trent’anni. Per Edizioni ETS ha pubblicato : “L’arse argille consolerai. Carlo Levi, dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti” (2016) vincitore del Premio Carlo Levi e ” Strage al masso delle fate. Ottone Rosai, Bogardo Buricchi ed Enzo Faraoni dal 1933 alla Liberazione di Firenze” (2021) giunto alla seconda edizione.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 Novembre 2024