BORGO SAN LORENZO – Sabato 31 agosto, nel cortile della chiesa di San Pietro a Luco, è andato in scena “Da Vinci al Mugello”, spettacolo della compagnia Live Art e conclusione della loro rassegna “Boccascena”.
Il testo teatrale, rielaborato dal regista Marco Paoli, è tratto da un’opera di Tebaldo Lorini, noto autore mugellano, il quale, prima dell’inizio della rappresentazione, ha raccontato con passione la genesi della sua ispirazione: durante un soggiorno a Londra, infatti, si recò a vedere l’esposizione di alcuni disegni del genio fiorentino proprietà della famiglia Reale. Uno di questi lo colpì particolarmente rammentandogli “l’aria di casa”. Dopo attenta osservazione, infatti, si accorse che tale schizzo rappresentava due affluenti che bagnano la zona Vicchiese e ciò gli fece dedurre una possibile permanenza del Da Vinci nel Mugello.
Aneddoto affrontato anche nel puntuale prologo di Fabrizio Dionisio, che, a inizio spettacolo, si è messo nei panni dell’autore mugellano mentre riconosceva l’Appennino. Lo spettacolo è poi proseguito raccontando la storia di un Leonardo locandiere, interpretato da Marco Paoli, che viene chiamato nel Mugello per studiare i corsi d’acqua. La commedia poi ha preso vita districandosi tra scherzi e scambi di battute tra il protagonista e gli altri stravaganti personaggi: un permaloso Botticelli (Leonardo Chiari), un cameriere incolto (Matteo Berretti), la piccante cameriera Arcadia (Elisa Giovannini), la bella locandiera Alice (Sabrina Mallano) e la sua amica (Teresa Bracaloni).
“Piacevole e rilassata l’atmosfera che ha accolto lo spettatore. Ottimo l’allestimento curato dal laboratorio teatrale della compagnia “il Piccolo” e gradevole l’aperitivo di benvenuto a base di prodotti locali.” – Ci racconta Filippo Baldoni, uno degli spettatori presenti – “Appassionata e al tempo stesso fresca l’interpretazione degli attori che hanno saputo rendere ancora più forte il legame con la tradizione ed il territorio mugellano, rendendo lo spettacolo particolarmente coinvolgente per chi in questi luoghi è nato e vissuto.”
Tra le altre, ha divertito molto la scena del cimitero, nella quale Leonardo, tra i sospiri del timoroso assistente, tenta di selezionare alcune parti di un corpo, utili per i suoi studi di anatomia.
La commedia dal tono leggero ha creato un clima brioso e il luogo, già di per sé suggestivo, è stato reso ancor più caratteristico da una scenografia essenziale che ha però reso efficacemente l’idea delle località mugellane.
Caterina Tortoli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 settembre 2019