“Solo”, Nencini racconta Matteotti
MUGELLO – Uscirà martedì 4 maggio ‘SOLO’ (Mondadori), il romanzo storico che Riccardo Nencini ha dedicato a Giacomo Matteotti. Non una biografia, ma la storia drammatica e affascinante di un uomo che, spesso da solo, lottò contro Mussolini e il fascismo.
Nuove fonti, un profondo lavoro d’archivio, nuove testimonianze per trarre dal mito la figura di Matteotti e inserirla a pieno in una stagione terribile: la guerra, il dopoguerra falciato da ‘spagnola’ e crisi economica, le squadracce fasciste, la marcia su Roma, la dittatura. E verità taciute per troppo tempo che rimbalzano dalle pagine del libro e ti afferrano alla gola.
C’è anche un pezzo di Mugello nel romanzo di Nencini. Matteotti e la moglie Velia avevano immaginato di passare l’estate del 1916 a Covigliaio. Solo Velia, però, si recò all’Hotel La Posta. Giacomo venne esiliato in Sicilia per la sua ferma opposizione alla guerra.
E poi la morte di Giovanni Sitrialli, falciato da una squadra fascista in Pianvallico a seguito di uno sciopero contro la nobildonna Cambray Digny. Fu il primo morto ammazzato dai fascisti in un’azione punitiva.
La figura di Matteotti ha mantenuto nel tempo il suo fascino ma pochi conoscono, al di là della sua denuncia alla Camera dei brogli elettorali (30 maggio 1924), quanto formidabile sia stata la sua azione politica contro Il Duce. I due si conoscevano e non si erano mai piaciuti.
Il romanzo è la storia d’Italia alle soglie del ventennio fascista, è la storia di un amore profondo tra Giacomo e Velia, è la storia dei torbidi, della corruzione, degli omicidi politici che infangarono i mesi e i giorni tra il 1919 e il 1924. È infine la storia di una grande passione e di un ideale senza tempo: aiutare i più deboli.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Maggio 2021