Tornano a Marradi le “tre giornate per Dino Campana”
MARRADI – Si concludono a Marradi, con il consueto omaggio al poeta dei Canti Orfici, le “Tre giornate per Dino Campana”, evento organizzato dal Centro Studi Campaniani con il patrocinio del Comune di Marradi in occasione del 133° anniversario della nascita, che iniziano a Firenze con un concerto a lui dedicato e proseguono a Faenza con un percorso guidato nei luoghi campaniani.
L’omaggio si terrà a Marradi lunedì 20 agosto alle 21.00 nella Corte delle Domenicane, adiacente al Centro Studi Campanaini.
Nella sua attività ormai quasi trentennale il Centro Studi Campaniani ha potenziato il suo impegno per rendere l’appuntamento ogni anno più interessante e attuale non solo per i temi, spesso frutto di ricerche e scoperte nuove, ma anche per la realizzazione di spettacoli con interpreti d’eccezione.
Il tema di quest’anno si collega al viaggio in sud America che , secondo le testimonianze del fratello Manlio e del cugino Lello Campana, il poeta compie nel 1908, precisamente 110 anni fa.
Nel registro passaporti del Comune di Marradi risulta che il 7 settembre fu rilasciato a Campana Dino, professione scrivano, un passaporto per Buenos Aires, ma non esiste nessun documento che ne provi l’effettiva partenza. Tra i grandi scettici del suo viaggio ci fu Ungaretti che negò risolutamente questa possibilità.
Al momento nessun biografo di Campana ha trovato prove certe, tuttavia il poeta ricorda nei Canti Orfici questa esperienze in ben quattro testi : Viaggio a Montevideo, Dualismo ( lettera aperta a Manuelita Etchegarray), Passeggiata in tram in America e ritorno, Pampa.
Negli anni di internamento nel manicomio di Castelpulci Campana ne parla allo psichiatra Carlo Pariani che pubblica l’intervista dalla quale veniamo a sapere che andò a Buenos Aires, si spostò al centro dell’Argentina sino alle Ande, svolgendo vari mestieri: suonò il piano nei bordelli, il triangolo nella Marina argentina, fece il poliziotto, il pompiere, il portiere e lo sterratore nella Pampa sterminata.
Ci sembra improbabile che si sia inventato tutto, dato che nei suoi testi mescola ricordi, emozioni e sogni, ma partendo sempre da un dato oggettivo . Comunque per saperne qualcosa in più abbiamo invitato Barbara Betti che sta svolgendo un’indagine sulla rotta Genova Buenos Aires e che ci racconterà la ricostruzione , secondo lei, di questo viaggio.
Il racconto si immerge nel “mondo – madre” del Tango argentino e grazie alla collaborazione di Riccardo Centazzo, uno dei fisarmonicisti più quotati nel panorama internazionale, saremo condotti nelle origini e nelle pieghe dell’anima di un mondo libero dove Campana aveva immaginato la nascita di un uomo nuovo .
Una serata aperta a tutti da non perdere, perché permetterà agli spettatori di percorrere con Campana la rotta Genova- Buenos Aires , di ascoltare un racconto pieno di curiosità con riferimenti a marradesi, a conoscenti di Campana e a personaggi del mondo artistico e politico dell’epoca ed infine di sentire la voce fascinosa dell’Argentina con tutta la fisicità del tango .
Introduce e coordina l’evento Mirna Gentilini presidente Centro Studi Campaniani. A seguire il saluto di Tommaso Triberti sindaco del Comune di Marradi per poi ascoltare la presentazione di Barbara Betti “Il viaggio, il ritrono e la voce dell’Argentina” con l’interpretazione alla fisarmonica di Riccardo Centazzo.
Mirna Gentilini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 agosto 2018