Vicchio, al Teatro Giotto Nancy Brilli in “L’ebreo”
VICCHIO – “L’ebreo” con Nancy Brilli, venerdì 24 gennaio alle 21.15, è il prossimo appuntamento al Teatro Giotto di Vicchio, nell’ambito della stagione teatrale che nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Lo spettacolo, il quarto del cartellone, con una grande attenzione ai ritmi serrati e coinvolgenti e alla musica che porge il braccio alla prosa e, alle volte, detta i tempi dell’azione scenica, pone in risalto il lato oscuro dei personaggi di una commedia noir che riesce a divertire per le situazioni al limite del grottesco e creare suspence, regalare sentimenti di tenerezza e finanche indignare per la meschinità svelata dai personaggi, in una vera e propria girandola di emozioni verso un finale inatteso.
Lo spettacolo
Con l’entrata in vigore delle leggi razziali italiane, nel 1938, si diffuse, tra gli ebrei, la pratica di intestare a prestanome fidati i propri beni per metterli al riparo da probabili espropri, per poi rientrarne in possesso in tempi migliori.
Per questo motivo, Marcello e Immacolata Consalvi si ritrovano ricchi dall’oggi al domani, intestatari di quattro appartamenti e due negozi del loro padrone, catturato e deportato lontano dall’Italia. La fine della guerra coincide con l’inizio dell’attesa per i coniugi Consalvi.
L’azione si svolge nel 1956: nevica a Roma e le esitazioni di Marcello, ligio dipendente che mai aveva dubitato del ritorno del padrone, cominciano pian piano a sciogliersi sotto le certezze di Immacolata, sicura invece della sua morte.
Proprio mentre si consolida la loro nuova condizione sociale ed economica, dopo tredici anni, il padrone bussa alla porta per reclamare le sue proprietà. Immacolata, però, non intende rinunciare a quella vita cui, ben presto, si è abituata; convince, dunque, il marito a barricarsi in casa negandosi anche a conoscenti e amici.
Sull’orlo di una crisi di nervi, dopo giornate trascorse come reclusi, la donna decide che l’unico modo per porre fine all’incubo sia eliminare l’Ebreo. Da quel momento si succedono i colpi di scena, fino ad arrivare al finale della commedia con un evento tanto imprevedibile quanto inaspettato.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Gennaio 2025