Il notevole complesso architettonico della villa del Palagiaccio conserva anche un significativo e interessante patrimonio decorativo, consistente prevalentemente in una raccolta di stemmi e imprese araldiche, anche di pregio, alcuni riconducibili alle famiglie che, nel corso del tempo, hanno posseduto la villa.
Già nel prospetto meridionale dell’edificio, sulla vasta parete della torre, proprio sotto la merlatura di gusto medievale, campeggia un bello stemma dipinto entro una cornice circolare: si tratta di uno scudo matrimoniale partito, contenente le armi della famiglia famigliaLeonettie di quella Spinelli: sembra appartenere alla produzione di componenti della famiglia Chini,Leto (1843-1910), Pio (1830-1910)o Dario (1847-1897), particolarmente attivi in questo genere di lavori, sulla scia del padre Pietro Alessio.Il tono chiaramente medievaleggiante del dipinto si inquadra perfettamente nella fase di restauro della villa in chiave purista e neomedievale, operata tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento dalla famiglia Spinelli, di cui i Chini erano, almeno nel territorio mugellano, i più noti interpreti. Peraltro, il dipinto si inserisce pienamente nello spirito del periodo in cui la riscoperta del Medioevo e dei suoi valori estetici, politici e culturali, aveva indotto a dare a molti edifici un aspetto corrispondente ad una ideale e in gran parte immaginaria intonazione medievale.
Scheda di Marco Pinelli, foto di Francesco Noferini
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