108 anni fa, altri modi per far campagna elettorale
Un modo un po’ diverso da quello di oggi di fare campagna elettorale, nelle due foto dell’Avvocato Ungania: si vedono il Corso e Palazzo Romanelli e i palazzi di piazza Garibaldi letteralmente tappezzati di cartelli a favore dei due candidati del collegio mugellano, i nobili Gerino Gerini e Filippo Torrigiani.
Il Torrigiani arriverà a essere eletto per otto legislature, nel gruppo di destra tra il 1882 e il 1904, sarà anche Vicepresidente del Senato per un breve periodo. Gerino Gerini eletto per due legislature consecutive alla Camera tra il 1909 e il 1913 nel gruppo dei radicali, sarà nominato senatore nel 1920.
Ecco cosa scrive l’enciclopedia Treccani al riguardo delle elezioni del 1909 a Borgo San Lorenzo:
Il suo impegno e la sua mentalità, che si distinguevano da quelli più moderati o conservatori di altri grandi proprietari, furono valutati favorevolmente dalla parte più progressista della borghesia mugellana che vide in lui un possibile oppositore al deputato liberalmoderato, il marchese Filippo Torrigiani, da oltre vent’anni eletto nel collegio di Borgo San Lorenzo. Così per le elezioni politiche del 1904 gli venne offerta la candidatura in quel collegio. Ma il Gerini non accettò, adducendo motivi di famiglia che gli avrebbero impedito di svolgere il suo mandato (Agli elettori del collegio di Borgo San Lorenzo, in La Nazione, 28 ott. 1904). Solo in occasione delle successive elezioni del 1909 il Nuovo Giornale (2 marzo), un quotidiano (nato nel 1906) di cui il Gerini era uno dei maggiori azionisti, rese pubbliche, in polemica con La Nazione, due lettere di ringraziamento del Torrigiani al Gerini per il suo ritiro, suggerito anche da un intervento del prefetto di Firenze. La situazione politica del Mugello mutò profondamente nel corso della legislatura, offrendo al Gerini buone prospettive di vittoria. Nel 1906 era sorta, con la sua presidenza, l’Associazione pro cultura, che, “contro l’oscurantismo clericale” (Il Messaggero del Mugello, 14 ott. 1906), intendeva riunire tutte le tendenze progressiste; nel 1908 si era formata l’Associazione democratica mugellana, presieduta dall’avv. P. Baldi, d’impronta laica e di tendenze radicali; lo stesso anno, a Barberino, si era costituita la prima sezione socialista mugellana, la cui personalità di maggior rilievo era l’ing. D. Giorgi, oppositore della maggioranza liberalmoderata nell’amministrazione comunale. Frutto di questo nuovo clima politico fu il cosiddetto patto di Tagliaferro, stipulato, il 15 nov. 1908, in previsione delle elezioni per la XXIII legislatura, tra il Gerini ed esponenti della sezione socialista, ma che suscitò non poche resistenze all’interno del partito, destinate però a cadere. Nel febbraio si formò a Borgo San Lorenzo un comitato elettorale indipendente che indicò nel Gerini il candidato “liberale e democratico” che sarebbe stato di “utilità e lustro” per il Mugello (Nuovo Giornale, 19 febbr. 1909); poi, il 21, lo stesso giornale riferiva la sua accettazione, nella quale erano esposti i principî della “fede democratica” che avrebbe guidato il suo operato.
Ecco le schede dei due senatori:
Luca Varlani
QUESTE FOTO INSERITE NEL LIBRO “L’ULTIMO MUGELLO – 1900/1920”, SONO DELL’AVV. GIUSEPPE UNGANIA, TRATTE DALL’ARCHIVIO FOTOGRAFICO DI PROPRIETA’ DI ALDO GIOVANNINI
Buongiorno Sig. Giovannini, nell’articolo è specificato che sono foto dell’Avv. Ungania, preciso comunque che la seconda foto è stata acquistata su Ebay ed è stata riprodotta con il cartoncino sul quale è incollata e non ripresa dal suo libro, mentre la prima, come si può facilmente intuire dalle didascalie in basso a sx, è una cartolina edita da L. Mascherini. Saluti