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Al via il restauro del tabernacolo di “Ponte al Sasso” a San Piero a Sieve

SCARPERIA E SAN PIERO – Deturpato nella sua parte apicale dall’impatto con una scheggia proiettata dall’esplosione della mina tedesca che fece saltare in aria il vicino ponte di sasso nell’anno 1944, il tabernacolo, innalzato nel 1931 “per grazia ricevuta,” era rimasto praticamente abbandonato a sé e talmente degradato da dover esser tenuto insieme con due vistose riprese di fili di ferro.

Accogliendo la richiesta e il suggerimento di alcuni abitanti della zona sensibili alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio, il Comitato 2012 di Scarperia e San Piero ha attivato la sensibilizzazione della cittadinanza e la raccolta di fondi per reperire i mezzi necessari al restauro conservativo del tabernacolo. Nell’arco di tre anni e con il sostegno dell’amministrazione comunale di Scarperia e San Piero, è stato possibile realizzare la somma necessaria per l’esecuzione dei lavori e dare ora, fine luglio 2018, il via ai lavori di restauro del manufatto. Il progetto di intervento, concordato con la competente Soprintendenza dei Beni Artistici e Paesaggio, viene realizzato dalla ditta IRES S.p.A. di Firenze con la supervisione del settore Urbanistica e Lavori Pubblici della locale amministrazione comunale.

La consegna del tabernacolo restaurato dovrà avvenire prima della festa del Millennio della Pieve di Fagna, che si terrà in forma solenne mercoledì 15 agosto e nella quale alle 11.30 è stata già fissata la cerimonia della sua inaugurazione. Si ricorda che l’innalzamento del tabernacolo nel 1931 fu conseguenza di un incidente stradale fortunatamente senza conseguenze drammatiche capitato, stando alle notizie fornite dai parenti viventi, al capo cantoniere provinciale, tale Gaetano Parrini Cantini, che scendendo in bicicletta verso San Piero per la rottura dei freni lungo la discesa di Castagnolo, cadde rovinosamente sulla strada acciottolata. Uscito pressoché indenne da questo impressionante incidente ed essendo devoto al Sacro Cuore di Gesù, ne attribuì alla sua protezione il favorevole esito dell’accaduto e innalzò nel 1931 il tabernacolo, che conserva ancora al suo interno la statuetta originale del suo protettore.

Gianfranco Grossi
Comitato 2012 Scarperia e San Piero

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 luglio 2018

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