FIRENZUOLA – L’oratorio di san Giuseppe ai Poggini Rossi fu fondato nel 1877 da don Ferdinando Casini (1), allora cappellano al Covigliaio, su un terreno di sua proprietà. I Casini accanto avevano costruito una grande casa; da questa famiglia di profonda fede cattolica uscirono diverse personalità che hanno dato lustro a Firenzuola e alla Toscana.
Tra questi ricordiamo: Stefano Casini (1853 – 1941) che scrisse oltre al celebre Dizionario di Firenzuola anche alcuni saggi storici (sulla badie di Moscheta e di Razzuolo), libri religiosi (I persecutori e i martiri) e un bel libro di poesie intitolato “I miei riposi“; fu pievano a Cornacchiaia e poi a Fagna. Tito Casini, (1897 – 1987), nel 1929, insieme a Papini, Bargellini e Giuliotti, fondò la rivista “Il Frontespizio“, che fu pubblicata fino al 1940; sempre nel 1929 dette alle stampe anche il suo primo lavoro: “La bella stagione”. Fu l’inizio di una lunga carriera di scrittore che lo portò a pubblicare ben 26 libri, fra i quali ricordiamo: “I giorni del ciliegio”, “I giorni del castagno”, “Al fuoco e all’ombra”, “Per un’Italia migliore”, “Medicina”. Da non dimenticare Leto Casini (1902 – 1992), parroco a Firenze a san Pietro a Varlungo dal 1937; prestò opera infaticabile di assistenza e protezione di molti ebrei dopo l’occupazione tedesca di Firenze; dopo la guerra fu cappellano sulle navi degli emigranti verso l’America per 17 anni.

Tra i suoi scritti si ricorda: “Ricordi di un vecchio prete” e “Fatti vissuti e narrati: dal diario di un cappellano di bordo”. Nel giugno del 1944 l’intero complesso della pieve venne requisito dai tedeschi ed adibito ad alloggio di truppa e ad ospedale militare.; il pievano don Elio Righini fu costretto a lasciare la sede parrocchiale; con l’aiuto del popolo sgomberò in poco tempo la chiesa e la canonica e trasferì la parrocchia nella cappella di San Giuseppe.

Un lungo e triste corteo degli abitanti di Cornacchiaia accompagnò il Santissimo Sacramento fino alla nuova dimora dei Poggini Rossi. Qui si svolsero le funzioni religiose e si provvide all’amministrazione dei sacramenti fino a quando la popolazione si disperse nei boschi circostanti, a causa dell’inasprirsi delle operazioni belliche e per la minaccia di essere inviata a Medicina, dove era già stata trasferita una parte degli abitanti di Firenzuola. Nei pressi della cappella si trova un antico tabernacolo con una bella maiolica del XIX secolo con l’immagine della Madonna del Buon Consiglio, purtroppo con diverse rotture forse per un tentativo di furto. Portava la data 1848, ma il tempo l’ha cancellata insieme all’iscrizione alla base del pilastrino.
(1) Nato il 10 aprile 1814 da Francesco e Veronica Zagni.
Sergio Moncelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 Dicembre 2023