MARRADI – Il premio Nobel per la letteratura Thomas Stearns Eliot disse una volta che “I poeti immaturi imitano, i poeti maturi rubano”. E se Caparezza, al secolo Michele Salvemini, viene considerato da anni dalla critica nazionale un poeta postmoderno, allora è logico che rubi a chi è stato grande prima di lui. Come ad esmpio Dino Campana.
Nell’ultima fatica del cantautore pugliese “Exuvia” si trova una canzone, per l’esattezza la seconda, dal titolo “Fugadà”. Una traccia che qualche marradese ha immediatamente stoppato dopo il primo verso ed ha esclamato: “ma questo è Dino Campana”. Ed in fatti è così: il primo verso di “Fugadà” è esattamente lo stesso de “La petite promenade du poete”, brano tratto dai Canti Orfici di Dino Campana. Il verso rubato al poeta marradese da Caparezza è questo: “Me ne vado per le strade strette oscure e misteriose”. Poche parole che danno il là alla seconda traccia dell’album di Caparezza.
Andrea Pelosi
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 maggio 2021