Chiesa di San Miniato a Piazzano
La Chiesa di San Miniato a Piazzano si trova a circa tre km. da Borgo San Lorenzo, lungo la strada comunale che porta a Santa Maria a Vezzano.
Il fatto che la chiesa sia intitolata a San Miniato farebbe supporre la sua fondazione negli anni antecedenti al Mille, quando la devozione per il Santo aveva ripreso vigore. Vi è comunque documentazione che “l’antica chiesa viene edificata nella prima metà del XII secolo, sotto il patronato del Vescovo di Firenze”.
L’edificio sacro ha subito nei secoli diverse trasformazioni che hanno interamente alterato le strutture originali. Parzialmente rovinata dopo il terremoto del 1919, fu ricostruita nel 1939 in stile neogotico.
Ultimi lavori, prima del 1959, hanno conferito alla chiesa il volto attuale: la facciata a capanna è rivestita di cotto su cui risaltano gli stipiti settecenteschi del portone e della sovrastante finestra, evidentemente recuperati dalla precedente costruzione. Due finestre tamponate sono riconoscibili nella parete esterna sinistra.
Il portone è sormontato da una lunetta, al cui interno un mosaico raffigura San Miniato. Al lato sinistro si trova l’Oratorio della Compagnia del SS. Sacramento (già esistente nel 1615 ), dietro il quale, di lato all’abside, sorge il campanile a torre quadrangolare che conserva ancora quattro campane.
L’interno è a navata unica con pareti intonacate, copertura a capriate lignee. L’altare maggiore, collocato su un piano rialzato da due scalini, fu consacrato nel 1959, a conclusione di una campagna di rinnovamento architettonico che gli ha conferito l’aspetto attuale.
Ai lati due piccoli altari di recente fattura contengono due dipinti a olio su tela: sulla destra la Madonna del Rosario, opera firmata da Evaristo Colli e datata 1777.
Sulla sinistra la tela raffigura San Miniato, Sant’Antonio Abate con un libro aperto sulla destra ed un altro santo eremita, che ragioni di stile inducono a ritenere opera di Evaristo Colli.
Sulla parete sinistra del presbiterio è collocato un crocifisso settecentesco in legno policromo.
Nella sacrestia sono conservati molti arredi sacri, fra i quali si distinguono un reliquiario a busto di San Miniato con due palme incrociate sul petto, in legno argentato (bottega toscana, sec. XVIII). Interessante è anche un calice in argento sbalzato e cesellato decorato nel piede circolare da tre testine di cherubino e da tre scene evangeliche: opera databile al tardo seicento o ai primi decenni del XVIII secolo, di pregevole manifattura orafa di probabile ambito fiorentino.
A lato della facciata si trova la Cappella della compagnia del S.S. Sacramento che compare per la prima volta nell’Annuario diocesano del 1843. Sopra l’altare è posto un affresco della Sacra Famiglia decorato da una importante cornice a stucco di evidente lavorazione settecentesca. Sono presenti inoltre una croce con crocifisso utilizzata nelle processioni e una deposizione in gesso di Cristo morto.