Il Centro Studi Campaniani festeggia i trent’anni dalla fondazione
MARRADI – Il genetliaco di Dino Campana, centotrentaquattresimo dalla nascita, è un appuntamento ormai istituzionalizzato che il Centro Studi Campaniani ha arricchito quest’anno con le celebrazioni del 30° anniversario della sua fondazione che vide la luce, come riporta l’atto notarile costitutivo, il 4 marzo 1989. Costituitosi nel 1989 con la partecipazione del Comune di Marradi, sin dagli inizi si è prefisso come scopo la creazione di una raccolta di documentazione riguardante la vita e l’opera di Dino Campana, il poeta “folle e visionario” nato nel suggestivo borgo dell’ appenino tosco-romagnolo nel 1885. Si deve ad Enrico Consolini, sindaco di Marradi negli anni ’80 prematuramente e drammaticamente scomparso, l’intuizione di fare qualcosa, lui che fu anche intellettuale “attento ed appassionato”, perché non andasse dispersa ma rivalutata la tormentata produzione letteraria del poeta Dino Campana. A lui infatti il merito di tante iniziative compresa quella del Premio letterario dedicato al poeta toscano.
L’evento, che coinvolge non solo i marradesi, ma anche gli appassionati di poesia e in particolare gli ammiratori dell’autore dei Canti Orfici, si terrà martedì 20 agosto alle ore 20.30 presso la “Corte delle Domenicane”, riqualificata grazie ad un intervento di rigenerazione urbana, al Centro Studi Campaniani di Marradi.
Ogni anno l’appuntamento è reso più interessante e nuovo non solo per i temi, ma anche per la presenza di eminenti studiosi e per la realizzazione di spettacoli che restituiscono le suggestioni, le atmosfere, la musicalità di una scrittura originale, unica ed irripetibile che ogni volta sorprende, stupisce ed emoziona.
In programma quest’anno l’intervento Osservazioni sui Canti Orfici di Sergey Durasov che ha tradotto in lingua russa l’opera di Dino Campana. Durasov è un importante scrittore russo che da dieci anni si occupa delle traduzioni letterarie dal francese e dall’italiano. Quest’anno ha pubblicato la prima traduzione in russo dei Canti Orfici di Dino Campana di cui è uno studioso profondo e ne ha rilevato le influenze di autori francesi e russi . Fu lui a svelarci che la citazione virgolettata al centro della sezione 14 de La Notte : “Tutto era mistero per la mia fede , la mia vita era tutta un’ansia del segreto delle stelle, tutta un chinarsi sull’abisso”apparteneva a Jurgis Kazimiroviĉ Baltrušajtis, poeta lituano che scriveva in russo. Alla voce di un poeta dei nostri giorni, Pier Luigi Berdondini, è affidato Concerto Campana : una raccolta di versi elaborata come fosse una partitura musicale. Già interprete campaniano, Berdondini ha pubblicato varie raccolte in versi e ha scritto numerosi testi poetici per la musica classica.
La celebrazione del trentennale del Centro Studi Campaniani avrà il suo momento importante e significativo con la consegna da parte del presidente Mirna Gentilini della medaglia predisposta per l’occasione, che verrà donata ai fondatori o ai loro eredi, ai soci onorari, ai sindaci revisori e ai componenti del Consiglio Direttivo e quindi anche al sindaco Tommaso Triberti che ne fa parte per diritto statutario come rappresentante dell’Amministrazione Comunale.
La serata sarà allietata con intervalli musicali affidati a Carlo Calderano (chitarra) e Valentina Rambelli (voce) dal repertorio di Astor Piazzolla e si concluderà con l’esecuzione di “Creola”, parole del marradese Anacleto Francini, giornalista e commediografo amico di Dino Campana . L’evento da non perdere è aperto a tutti.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 agosto 2019