Mazzoni, Marisa. L’inganno. Ciao cara, ci sei? Damster, Modena, 2014
L’AUTORE: Marisa Mazzoni
Una sessantatreenne viene contattata su Facebook da un giovane che le fa riscoprire in un intenso rapporto virtuale la bellezza della vita e del sesso, su ricordi di esperienze dell’infanzia nella campagna toscana. Lei rinasce a nuova vita e ritrova voluttà, passione e sensazioni erotiche. Una storia avvincente fra il virtuale e il reale che fa tenere il fiato sospeso fino alla fine, quando si scoprirà l’inganno.
Con il romanzo “L’Inganno – Ciao cara ci sei” Mazzoni ha partecipato all’Eroxé Context 2014 con la Damster Edizioni alla competizione nazionale per il miglior romanzo erotico, arrivando fra i tre finalisti.
Prefazione
Questo nuovo millennio ci ha regalato un tormentone di cui forse non sentivamo il bisogno, noi che eravamo al mondo anche prima. Adesso però è diventato il bisogno omnicomprensivo, di tutti, di ogni circostanza: separare il virtuale dal reale.
Sì, certo, anche ai tempi nostri ci si immedesimava nel film sentimentale, o eroico, e si piangeva o si fremeva al buio delle sale cinematografiche. Ma, una volta accese le luci, era chiaro il confine tra l’emozione vissuta e il quotidiano che ci aspettava per strada, a casa.
Millenni di filosofia si sono consumati nel dibattere questo tema: che rapporto c’è tra la realtà delle cose e la loro rappresentazione mentale? A Platone sembrava che le rappresentazioni mentali, le ‘idee’, fossero la sola vera esistenza; e il mondo tangibile? Un’illusione passeggera. Kant pensava di averci messo un punto, ma poi ecco Hegel e soprattutto Marx a girare la frittata e a proclamare come reale soltanto quello che si vede, si sente, si tocca.
Marisa Mazzoni queste cose le sa, e mette in scena il suo romanzo proprio qui, sulla soglia tra Hegel e Marx. Ma oggi, non nell’Ottocento. Oggi che l’eterno problema della realtà e irrealtà si dipana per tutta la Terra mediante Internet. Fin dal titolo le carte sono in tavola: ‘L’inganno’ è la realtà, ciò che avviene, il fatto, la materia del racconto; ‘Ciao cara. Ci sei?’ è il virtuale: la cifra dei messaggi che dall’ignoto raggiungono Teresa sullo schermo. Alcune delle relazioni descritte nel romanzo si sviluppano sanamente nella realtà, in mezzo alle cose. Altre – o meglio, l’altra – nasce e cresce nell’irreale della rete. Fino a quando Teresa non decide di stracciare la rete, che non è solo informatica ma anche prigione, soffocamento, e tirare giù nel concreto, nel rapporto, nel corpo, l’essere forse angelico da cui i messaggi provenivano.
Non si usa nelle prefazioni scoprire le carte del racconto più di così. Però è bene avere questa minima inquadratura per avvicinarsi a un testo a tratti leggero, sempre avvincente, ma soprattutto denso, perché ha dietro le spalle tutta la filosofia e la sociologia che usualmente abitano nei libroni.
Questo invece è un libro di godimento.
Paolo Conforti