“Mediterranea”, ceramica d’autore nel Municipio borghigiano
BORGO SAN LORENZO – Anche Borgo San Lorenzo partecipa alla “due giorni” dedicata alla Ceramica Italiana che vedrà coinvolte tutte le Città della Ceramica con attività ed eventi culturali.
Lo fa, a cura del direttore del Museo Chini Alessandro Cocchieri, con “Mediterranea”, un’istallazione artistica e performativa dell’artista borghigiana Benedetta Manfriani, che sarà esposta il 19 e 20 maggio nel palazzo comunale di Borgo San Lorenzo.
L’opera tenta, per messo del linguaggio artistico contemporaneo, di porre l’accento sul tema della migrazione africane e medio-orientale mettendo al centro di tutto l’uomo. La Manfiriani vuol riflettere sulla responsabilità che ognuno di noi ha di fronte alla storia.
“Si tratta per noi del primo evento ufficiale organizzato nell’ambito della manifestazione ‘Buongiorno Ceramica’ da quando siamo diventati Città della Ceramica – afferma l’assessore alla Cultura di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi –. Un allestimento importante che rappresenta il genio artistico del nostro territorio. Abbiamo fortemente voluto e scelto che tale installazione fosse fatta il fine settimana all’interno del Palazzo Comunale, la casa del cittadino che crediamo debba essere vissuta in tutti i suoi aspetti anche artistici”.
“L’istallazione -spiega l’artista- sarà composta da seicento ciotole vuote di ceramica raku, nere all’esterno, blu, turchesi, azzurre, celesti, bianche, rame, una diversa dall’altra, mentre alle pareti e sul soffitto sarà video-proiettato il mare. Ogni ciotola è fatta a mano, imperfetta. Accoglie, riceve e dona. Anche quando è spezzata rimane concava e può contenere e offrire. La rotondità non ha spigoli, ha un che di infinito, come lo spazio che è curvo. È la forma dell’universo. È il mare Mediterraneo, sulle cui sponde è nata la civiltà occidentale e sulle cui coste, oggi arrivano migliaia di esseri umani in cerca di speranza”.
“Il fatto che l’opera sia esposta in Comune – nota il direttore del museo Chini Alessandro Cocchieri – non è una scelta casuale. Ci interessava, infatti, interagire proprio nella ‘casa del cittadino’ visto che si tratta di un’istallazione che riguarda proprio l’uomo e quindi, proprio in questo luogo, vorremmo si traducesse in un messaggio di accoglienza. Spostiamo, quindi, l’attenzione dal museo, luogo che conserva ed espone la storia e l’arte, in un luogo di ‘quotidianità’ lanciando un forte segnale cercando di irrompere con un invito, senza essere scontati, a riflettere su questo tema che, purtroppo, coinvolge le coste italiane. La sua unicità sta anche nel fatto che si tratta di un opera inedita che verrà esposta, per la prima volta, sulla scala in stile liberty di Tito Chini. Anche questo non è un caso, infatti la scelta della scala lancia il messaggio di un percorso in ‘divenire’, anche se faticoso, verso un futuro migliore. Infine, oltre all’istallazione, si terrà una performance estemporanea composta da un coro silenzioso, un video, e l’artista che interagirà con questi elementi. Si tratta di un’opera di alto livello sociale che mira alla sensibilizzazione ed alla riflessione”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 maggio 2018
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