Miracoli!
MUGELLO – Ogniqualvolta il mondo girava alla rovescia scaricando sulla povera gente fulmini e saette, immancabilmente il mistero si manifestava in carne e ossa. Successe il 13 giugno 1542, al tempo del terremoto che devastò Scarperia e altri comuni del Mugello. Un tal Zeffini, notaio, notò che la Madonna che oggi si trova nella cappella all’ingresso di Scarperia – una bella tavola da sempre attribuita al Lippi ma probabilmente di altra mano – guardava in viso i passanti e teneva stretto il figlio al collo mentre la mattina, con le scosse che si susseguivano terribili, aveva posto il bambino sulle ginocchia e lo fissava adorante. Furono in molti ad accorgersi dei movimenti della Vergine Maria. Ne restarono allibiti. Va da sé che dopo il miracolo non morì più nessuno.
Il prodigio si compie di nuovo nel 1624, questa volta a Firenzuola, presso la chiesa dei Servi di Maria. In Mugello era scoppiata un’epidemia di tifo petecchiale che aveva mietuto decine di morti. D’un tratto, all’interno della chiesa, il crocifisso dà segni di vita, il popolo grida al miracolo, la notizia precipita a valle e marcia rapida verso la città. L’arcivescovo, informato, invia messi a Firenzuola. Il crocifisso viene esaminato di tutto punto. Conclusioni: miracolo! Approvata la devozione alla sacra immagine, e se ne tornano a Firenze.
Né nel 1630 né nel 1640 – peste e vaiolo – si ricordano fenomeni del genere, e nemmeno quest’anno col coron virus. Chissà: si trattava di suggestioni o la mano dell’Onnipotente c’era davvero?
Riccardo Nencini
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 marzo 2020