“Muoio per te”, il nuovo libro di Riccardo Nencini dedicato a Matteotti
MUGELLO – Riccardo Nencini è tornato a scrivere di Giacomo Matteotti. Dopo il successo del suo romanzo storico “Solo”, edito da Mondadori – e presentato a più riprese anche in Mugello -, sta per uscire il nuovo libro, dal titolo “Muoio per te”, sempre per Mondadori.
Nencini, soddisfatto del primo libro su Matteotti?
“Solo” ha già avuto tre edizioni e ora esce in Oscar Mondadori, un privilegio perché lo considerano un testo importante per la storia di quel periodo.
Perché questa nuova opera?
“Muoio per te” tratta il periodo successivo alla morte di Matteotti e riscopre il ruolo, cancellato, delle donne protagoniste di quella stagione. Poi documenti inediti di politica estera, intercettazioni…
Quando è prevista l’uscita?
Il libro uscirà in tutta Italia il 21 maggio, pochi giorni prima del centenario della morte, che avvenne il 10 giugno 1924.
Parliamo un attimo dei contenuti?
Diciamo che nel delitto del secolo, passione politica, lotta per il potere e sentimenti di odio e amore si intrecciano a tal punto da germinare una tragedia dalla quale prenderà forma l’Italia del ventennio fascista.
Tutti sanno che Matteotti fu ucciso, in pochi sanno come e perché.
Opposizione politica a Mussolini e al fascismo, scoperta della tangente pagata dalla Sinclair Oil Company a esponenti del regime compreso il fratello del duce, Arnaldo, e infine scoperta da parte di Matteotti del falso in bilancio: era stato dichiarato il pareggio e invece c’era un passivo di oltre due miliardi.
Matteotti avrebbe denunciato quei casi nella seduta dell’11 giugno a Montecitorio. Venne rapito e ucciso il 10 giugno.
La banda che rapisce e uccide Giacomo Matteotti era guidata da un fiorentino, Amerigo Dumini, e composta da cinque arditi, soprattutto milanesi.
Il corpo di Matteotti viene ritrovato il 16 agosto nel comune di Riano, in una carbonaia. Solo ossa, verrà riconosciuto dal suo dentista che gli aveva otturato due molari.
Il mandante: Mussolini. Matteotti e’ il leader dell’opposizione, irriducibile nella sua lotta contro il fascismo. E’ stato all’estero, in Francia, in Belgio, in Inghilterra, per svergognare il duce e dimostrare che i suoi metodi non sono cambiati: violenza, assassini, intimidazioni. In Inghilterra pubblica ‘Un anno di dominazione fascista’, la prova che la violenza non si è fermata alla marcia su Roma.
Matteotti è segretario del Partito Socialista Unitario, è antibolscevico perché non crede nel ‘fare come in Russia’, lavora a lungo per un accordo tra socialisti, popolari e liberali democratici per formare un governo che isoli il fascismo. Non ci riesce per l’opposizione del Vaticano (che costringerà don Sturzo all’esilio) e per l’opposizione interna al PSI.
Alla sua morte, Gramsci scrive: “E’ morto il pellegrino del nulla”, mentre i comunisti definiscono filofascisti Amendola, Sturzo e Turati, pericolosi nemici del proletariato perché non credono nella rivoluzione.”
Il nuovo testo dà anche largo spazio alle donne..
Le donne che furono accanto ai personaggi principali della storia che ha cambiato l’Italia sono state cancellate, abrase, dimenticate. Eppure accompagnarono le scelte dei loro uomini. Amarono, soffrirono, suggerirono soluzioni, crebbero i figli condividendo coi loro uomini il dolore di una stagione terribile.
Quella storia va raccontata per intero.
VELIA TITTA è la moglie di Matteotti. Una vita d’inferno, un amore sconfinato. È Velia a rendere invulnerabile l’intransigenza morale di Giacomo. C’è anche un elemento mugellano: nel 1916 i due fissano le loro vacanze a Covigliaio, all’Hotel Baglioni.
MARGHERITA SARFATTI è amante, consigliere di Mussolini, storica dell’arte ……È Margherita ad affiancare Mussolini nell’ora più buia.
ANNA KULISCIOFF è la compagna di Filippo Turati. Russa, arrestata a Firenze come rivoluzionaria, medico…..È Anna la mente politica di Turati. Solo lei capirà, già alla fine del 1924, che Mussolini ha partita vinta.
GIULIA SCHUTCH è la moglie di Antonio Gramsci. Aspetta un figlio da lui, è a Mosca, una lettera va una lettera viene. È Giulia la causa della violenta passione amorosa di Gramsci.
Dumas amava dire: datemi un personaggio e io scriverò un magnifico romanzo d’avventura.
Avesse avuto per le mani una storia così ne avrebbe fatto un capolavoro.
Storia passata o storia ancora attuale?
Non è vero che la storia è maestra di vita. La storia non è maestra di niente. Può ripetersi, eccome.
La vicenda politica e umana di Matteotti testimonia che per la libertà bisogna lottare costantemente, per questo è così attuale. La libertà è una palestra nella quale andare ogni giorno, almeno per un caffè, e che ci sono frangenti nei quali bisogna uscire dal coro e ripudiare i ‘ma anche’ e le strade in pianura. Ti portano nel posto sbagliato.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – maggio 2024
Riccardo Ho letto le premesse che hai pubblicato sul filo ,mi rendo conto di quanto hai lavorato per trovare i riferimenti da riportare sul Tuo nuovo libro
ma sei un uomo del passato ,e non riesci a fare un passo avanti per capire dove andrà ora il mondo . AUGURI .
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