“A Barberino non c’è nulla”, e Luchi scrive un libro per dimostrare che non è affatto vero
BARBERINO DI MUGELLO – La genesi del nuovo libro di Gian Piero Luchi, dal titolo “Barberino di Mugello. Oggi e ieri”, edito da Sarnus, la spiega lo stesso autore: “Alcuni mesi fa, mentre mi trovavo a fare colazione in un bar di Barberino, ho assistito ad una scena che avrei preferito non fosse avvenuta. Sono entrati due giovani (dalla tuta indossata non potevano che essere motociclisti) che, mentre ordinavano un caffè, hanno chiesto alla barista cosa ci fosse da vedere a Barberino. La barista, quasi scocciata per la richiesta, ha immediatamente risposto: “A Barberino non c’è nulla”.
Questa affermazione mi ha profondamente colpito, forse anche per il mio passato di primo cittadino, e mi sono sentito in dovere di intervenire. “Scusate, se mi intrometto, ma vorrei contestare quanto avete appena sentito.
Uscendo dal locale… “A Barberino c’è il Palazzo Pretorio, è quel palazzo che vedete laggiù, sede della Biblioteca comunale e della Collezione permanente Giuliano Vangi, che è uno scultore di fama internazionale nato proprio in questa piazza; sempre nella piazza abbiamo le Logge Medicee e accanto l’abitazione dove ha soggiornato per molti anni il poeta Piero Bigongiari; appena più in là potrete vedere il Teatro Comunale! A Barberino abbiamo anche il Castello, poco distante dal centro, di proprietà privata, e la Villa Medicea di Cafaggiolo, quella di Lorenzo Il Magnifico e della Nencia da Barberino, oltre a pievi e chiese di alto valore artistico. È vero che molte di queste presenze architettoniche sono chiuse al pubblico ma è possibile comunque goderne e apprezzarne le bellezze almeno da fuori. Da qualche anno abbiamo anche il Llago di Bilancino dove è possibile pescare e praticare varie attività sportive (surf, canoa, vela), oltre a contare su uno stabilimento balneare (il mare di Firenze) tipo spiaggia marina. ‘A Barberino davvero non c’è nulla?’
Così, in modo minuzioso e nello stesso tempo semplice e lineare, Luchi ha raccolto tutto quello che di Barberino si “deve” sapere. Arricchito dalle belle foto di Paolo Menchetti. E arrivati alla fine del libro – che riporta, e ci fa molto piacere, molti testi tratti dal Filo e dalla sezione cultura del Filo – si nota che non è davvero poco.
Concorda, sulla tesi di Luchi, l’attuale sindaco Giampiero Mongatti: “Ha ragione Gian Piero: Barberino è un luogo che molto ha da offrire. E non parlo solamente di quanto si può ammirare a livello paesaggistico o dei siti di interesse artistico e storico. Il mio è un riferimento alla vita del paese, alla sua gente, ai suoi personaggi, alle sue vetrine, alle sue Strade e alle sue Piazze vissute da una comunità che del senso di aggregazione ha fatto un tratto distintivo e unico.
I luoghi della fede, le grandi opere, il tessuto economico, le scuole, i nostri mitici soprannomi, i volti, l’associazionismo, la straordinaria selezione di materiale fotografico (di Paolo Menchetti). Lo scritto di Gian Piero non è, tout court, una guida per visitare Barberino; è una guida per viverlo, per comprenderlo meglio; è una testimonianza di quello che siamo e di cui dobbiamo andare orgogliosi. In queste pagine trovo alcuni degli aspetti peculiari e caratteristici che più ci rappresentano, una fotografia a cavallo tra passato e presente, che ben incarna il senso della nostra comunità e della nostra cultura”.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani definisce il libro di Luchi “una dichiarazione d’amore verso il proprio paese, il suo passato e il suo presente”. E il testo sarà presentato in Palazzo Pretorio sabato 25 febbraio alle 17.00, con la partecipazione, oltre che dell’autore, del sindaco Giampiero Mongatti e dell’assessore alla cultura Fulvio Giovannelli.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Febbraio 2023