Alla scoperta dell’Ingorgo Letterario – Andrea Tagliaferri incontra Diletta Pizzicori
BORGO SAN LORENZO – Manca sempre meno all’appuntamento con il festiva dedicato ai libri ed agli scrittori. Ed il mugellano Andrea Tagliaferri, autore di “L’astronauta perduto” e “Liquido rosa” ha intervistato per “Il Filo” Diletta Pizzicori. Nata a Firenze nel 1990, ha sempre vissuto a Vaiano, dove tutt’ora abita con il marito e la figlia. Archeologa, appassionata di storia locale e di giardinaggio, fin da piccola ha coltivato il sogno di fare la scrittrice a tempo pieno. Non sa ancora se ci è ancora riuscita, ma sente che la strada è quella giusta. Diletta sarà a Villa Pecori il giorno venerdì 12 novembre alle ore 18.15 in Sala Dante a presentare il suo romanzo “I nostri anni leggeri”
edito per Sperling&Kupfer editore.
Cos’è per te l’ispirazione (se esiste)? L’ispirazione per me è una voglia incoercibile di scrivere, come un prurito ai polpastrelli. È l’entusiasmo di dare forma a qualcosa di indefinito.
Hai un metodo di scrittura? Se sì, è cambiato negli anni? Negli anni ho perfezionato un metodo di scrittura che funziona per me, ma è piuttosto semplice e naturale, quasi banale. Più che altro si tratta di descrivere le immagini che ho nella mente e usarle come punto di partenza per costruire un mondo che funzioni.
Hai dei rituali di preparazione alla sessione di scrittura? Nessun rituale specifico, mi piace sedere alla mia piccola scrivania, mettere della musica in sottofondo, che non guasta mai, magari in compagnia di una tazza di tè, o di una birra, e poi cominciare a scrivere.
Ti imponi un numero di battute o raccogli quello che viene? Non mi impongo mai niente, non ne sento la necessità. Se sto scrivendo per lavoro, mi capita di pormi degli obbiettivi generali, e cerco di raggiungerli, altrimenti vado a braccio. Sono piuttosto rapida.
Qual è l’autorə che più ti ha influenzato? Ce ne fosse soltanto uno! Ho sempre letto tanto, praticamente di tutto. Mi capita di trovare ispirazione un po’ ovunque, ma ci sono stati ovviamente degli scrittori che mi hanno un po’ cambiato la vita, o la prospettiva. Josè Saramago, ad esempio, Patrick McGraph, Ian McEwan, le sorelle Brontë, Jane Austen, ma anche Carmine Abate.
Che libro stai leggendo? Adesso sto leggendo “L’assassinio di Florence Nightgale Shore” di Jessica Shore, un romanzo che parla anche delle sorelle Mitford, la cui storia mi affascina molto.
Andrea Tagliaferri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 novembre 2021