Le esercitazioni militari del 1912 a Firenzuola
FIRENZUOLA – Tre vecchie immagini ingiallite ci riportano al 1912 quando, come ogni anno, il 7° reggimento di artiglieria da campagna, al comando del colonnello Goria, giunse per le manovre militari a Firenzuola. Un reggimento glorioso che aveva combattuto nella terza guerra d’indipendenza, a Porta Pia e che poi nella prima guerra mondiale si distinguerà sul Carso, sul Grappa e poi a Vittorio Veneto.
Doveva essere grande l’emozione della popolazione, abituata all’isolamento dell’Appennino, all’arrivo di questi ragazzi, che dalla stazione di San Piero a Sieve avevano percorso a piedi e con i loro cannoni montati sui carri, le polverose strade fino al nostro paese.
In quell’anno arrivarono in due scaglioni tra l’otto e il nove luglio.
Furono accolti da una delegazione del consiglio comunale, con in testa il sindaco marchese Bernardo Guadagni con a fianco la moglie Maddalena, dalla nobiltà del posto e dall’accompagnamento della locale banda musicale. Anche se non fu unanime il sentimento di accoglienza (ci furono delle contestazioni da una parte della cittadinanza, che si rifiutò di concedere alloggio ai soldati e agli ufficiali), molte persone affollarono le strade del paese imbandierato e provvisto di una strabiliante illuminazione notturna ad opera della locale Società elettrica del Ronco.
Furono venti giorni di intensa attività per i nostri soldati; si svegliavano all’alba al suono della tromba, partivano per le esercitazioni e rientravano il tardo pomeriggio, dopo di che, in queste serate estive, fraternizzavano con la popolazione sparpagliandosi per le strade, lungo le quali si tenevano concerti della banda reggimentale.
Il congedo si ebbe la domenica 28 luglio con un grande festeggiamento. In un prato fuori dal paese si organizzò una dimostrazione di pratiche di equitazione, tenuta dagli ufficiali, con corsa e salto ad ostacoli, a cui assistette una gran folla. La serata fu allietata, come nei giorni precedenti, dalla musica della banda reggimentale, per l’occasione affiancata da quella paesana; al termine una suggestiva fiaccolata si snodò per le vie.
Nelle foto si vedono: nella prima i soldati che fraternizzano con la popolazione vestita a festa vicina ai pezzi di artiglieria, nella seconda un gruppo di persone che assiste alle esercitazioni (da notare la bambina che gioca sulla sinistra), nella terza un attendamento militare fuori della porta Bolognese (l’immagine è curiosamente stampata al contrario, il campanile che si vede è in realtà a sinistra).
Sergio Moncelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Marzo 2020