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“Quegli affreschi non sono di Galileo Chini”, è scontro sull’attribuzione

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MUGELLO – Ci sono smentite sull’attribuzione delle opere scoperte a Castelfiorentino in una villa abbandonata che l’istituzione Italia Libery e il suo direttore Andrea Speziali hanno indicato come lavori del genio borghigiano Galileo Chini (articolo qui). L’architetto di Certaldo Massimo Tosi ha dichiarato sul proprio profilo Facebook: “Non sono di Galileo Chini quegli affreschi, ma hanno la paternità di Adolfo de Carolis. Due anni fa li feci vedere in una conferenza. Consiglio allo sprovveduto autore di documentarsi meglio e se vuol vedere degli affreschi di una villa di Galileo Chini in questa zona vada pure a Vico d’Elsa a Villa Torrigiani senza dimenticare la Cappella Brandani di Castelfiorentino, autentico capolavoro dell’artista”. La replica di Speziali: “Che posso dire? Un triste gesto in cerca di misera visibilità. Quanto a certe affermazioni diffamatorie nei miei confronti ci sono opportune sedi alle quali risponderà. Ormai sono abituato alle ombre del mio passaggio. Credo che l’invidia verso un giovane di ventinove anni come me sia accettabile. D’altronde una dozzina di fatiche letterarie, oltre trenta mostre di successo curate come critico d’arte e un centinaio di conferenze tra Italia e esterno, convegni internazionali sull’Art Nouveau dove sono stato invitato, non possono produrre altre emozioni… tempo sprecato. Tuttavia il convegno dove esporrò tutta la mia tesi parla chiaro e rivelerà un seguito alla vicenda”.

Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 marzo 2018

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