San Bonaventura da Bagnoregio, il Santo di Bosco a’ Frati

Bosco ai Frati, cappella di San Bonaventura – catino in pietra (sec. XII)

Alberto De Rohden, “San Bonaventura” (1874) – Bosco ai Frati
MUGELLO – Il ricordo, 15 Luglio, San Bonaventura da Bagnoregio.
Dottore della Chiesa, Doctor Seraphicus, teologo, settimo ministro generale dei francescani dopo San Francesco, da molti considerato il secondo fondatore dell’Ordine.
Ricordato per aver scritto e presentato nel Capitolo di Narbonne, nel 1260, lo “Statuta capituli generalis Narbonensis” o “Regole Narbonensis”. Anche per aver ricomposta la biografia di San Francesco che a partire dal Capitolo di Pisa, del 1263, diventerà quella ufficiale, “la Legenda Maior“.
Nel Luglio del 1273, Fra’ Bonaventura era ospite a Bosco ai Frati di rientro dalla Francia dove insegnava teologia all’Università la Sorbonne. Fu qui che ricevette le insegne cardinalizie e la nomina a vescovo di Albano Laziale consegnategli dagli emissari di Papa Gregorio X.
La storia tramandata ci narra di un Fra’ Bonaventura intento a sciacquare piatti e pentole in un catino di pietra, ancora oggi conservato in convento. Ebbene, alla vista degli emissari con le insegne cardinalizie disse loro: “Vorrei finire il mio lavoro, appendete le insegne al ramo di quell’albero.“. Quell’albero era un corniolo, e un corniolo è tuttora esistente nell’orto del convento.
Fra’ (San) Bonaventura morirà l’anno seguente, il 15 Luglio 1274, durante il Concilio di Lione, allorchè, in concomitanza, si svolse anche il Capitolo dell’Osservanza (assemblea dei frati minori).
Il convento di Bosco ai Frati conserva due teche con le reliquie del Santo.
Bosco ai Frati, la chiesa, il convento e il museo. Pagina ufficiale
Bosco ai Frati, church, convent and museum. Official page
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Gianni Frilli (Immagini di Francesco Noferini – 2017)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 luglio 2019