Lo Spazio Brizzolari a Pianvallico si presenta. Le foto
SCARPERIA E SAN PIERO – Lo Spazio Brizzolari (articolo qui) è una neonata istituzione culturale nel Comune di Scarperia e San Piero. Nasce nei locali completamente ristrutturati – 1.200 metri quadrati – di una ex fabbrica galvanica in viale Kennedy 188 in Pianvallico.
“Giuseppe Brizzolari – spiega Alessandro Cocchieri, curatore dello Spazio – ha voluto allestire questo luogo dedicato al fratello Antonio, scomparso da qualche anno”.
“Si tratta di una proprietà privata – prosegue Cocchieri – ma la voglia è quella di aprire al pubblico, di mostrare le opere e la figura di Brizzolari. Un personaggio non molto noto al sistema dell’arte, dimenticato da questo perché è sempre stato rifiutato dallo stesso artista fiorentino”.
“L’idea non è quella di farlo entrare all’interno del ‘sistema’ – sottolinea Cocchieri – quanto di permettere di scoprire, in questa monografia, tutta la sua narrazione. Lo Spazio impersona anche la volontà della famiglia Brizzolari di dare al Mugello un contributo di crescita culturale sul territorio”.
Al secondo piano della struttura sono collocate la maggior parte delle 150 opere scelte, in un percorso di circa una cinquantina di metri. In questo emerge chiaramente il pensiero di Antonio, le sue critiche e le sue battaglie, la sua opinione sulla Terra. Nei suoi lavori appaiono razzi e astronavi per andare verso altri pianeti abitabili, suggerendo proprio che forse altrove si stia meglio.
“Le opere in mostra si riferiscono ad un periodo che va dalla fine degli anni ’90 al 2015 – spiega Giuseppe Brizzolari – abbiamo anche tre quadri del 1955. Ci sono inoltre degli scritti e alcune foto di mio fratello. Purtroppo una parte della sua produzione è andata perduta perché è stata da lui stesso bruciata”.
“Antonio si muove in un periodo che va dagli anni ’50 fino ad oggi – spiega Cocchieri – producendo fino a che ha potuto ed è stato in vita. L’influenza artistica è collocabile nella Transavanguardia. Questo non significa che sia entrato effettivamente in quel movimento, ma che il suo stile, formato entro gli anni ’70, sia stato certamente suggestionato da quella corrente. Basta vederlo dalle facce, dalle figure e dai colori usati”.
“Resta – dice Cocchieri – un ampio repertorio di lavori non esposti, ancora oggetto di studio o in restauro, che serviranno per valutare mostre dedicate ad Antonio Brizzolari da altre parti. Il nostro pensiero non si ferma a Scarperia e San Piero, ma da qui ci si muove. Quando un’opera andrà a Milano o a New York o raggiungerà qualsiasi altra destinazione nel mondo, si ricorderà sempre del luogo da cui arriva. E che questo sta in Mugello”.
Al momento cosa vi sta dando il territorio? “Per adesso il Comune ha risposto con il cambio di destinazione d’uso temporaneo – spiega Giuseppe Brizzolari – importantissimo, perché ha riconosciuto l’opera di mio fratello di valore storico, culturale ed artistico. Quindi è giusto che vada promossa, valorizzata, conservata e custodita”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 settembre 2021
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