Galliano chiede al Comune di prendersi maggiormente cura dei beni culturali del paese. E raccoglie le firme
GALLIANO – In due soli giorni la petizione “SOS Salviamo i monumenti del nostro paese” ha raccolto più di duecento firme, ed è stata consegnata in Comune. Una petizione (la raccolta continua) che mostra la crescente irritazione dei Gallianesi verso l’amministrazione comunale per la scarsa attenzione verso i beni storici del paese. In primis l’Ospedalino di Galliano (articolo qui), che non si riesce a rendere di proprietà pubblica, per consentirne il restauro e la valorizzazione (articolo qui). Ma anche altre questioni, dalla disastrosa situazione del ponte medievale sul torrente Sorcella, completamente ricoperto di piante infestanti (articolo qui), alla recente installazione, da parte del Comune, dei ripetitori wi-fi nel centro del paese, forando la pietra antica del portale, in un edificio vincolato.
Questo il testo completo della petizione che chiede all’Amministrazione comunale di Barberino “di completare l’iter di acquisizione dell’Ospedalino e per salvaguardare i nostri beni storici”.
I sottoscritti cittadini di Galliano desiderano portare all’attenzione di tutti la situazione di stallo e di abbandono da parte dell’amministrazione comunale che sta rischiando seriamente di compromettere per sempre alcuni dei beni più cari ed importanti del nostro paese.
Per prima cosa essi ritengono che non sia più tollerabile assistere in silenzio all’inerzia con cui i nostri amministratori affrontano i beni storici del nostro paese. In primis la cappellina dell’Ospedalino ed il ponte medievale sul fiume Sorcella, due monumenti dal valore inestimabile non solo da un punto di vista storico – architettonico, ma anche per la vita sociale del paese.
Nonostante ormai da vari decenni i cittadini, da soli o attraverso comitati ed associazioni, abbiano sollecitato un intervento diretto da parte dei loro amministratori (basti pensare che la prima raccolta firme risale addirittura ai primi anni ’80), tutti gli appelli sono sempre rimasti lettera morta, con il risultato di lasciare i beni al più completo abbandono. Il degrado purtroppo è ovviamente cresciuto con il tempo, al punto di essere arrivati oggi ad un punto di non ritorno.
Nell’Ospedalino infatti già il primo della serie di affreschi quattrocenteschi, ovvero quello raffigurante le stimmate di S. Francesco, è andato in buona parte perduto, con una significativa mancanza che si è verificata solo negli ultimi mesi, mentre il ponte risulta ormai ridotto ad un piccolo scheletro murario completamente avvolto da piante infestanti. Tutto ciò nell’assoluto silenzio da parte dei nostri amministratori, in barba a delibere ed a impegni ufficiali presi in Consiglio Comunale, che sono desolatamente rimasti lettera morta.
Noi non vogliamo rassegnarci al disinteresse dei nostri amministratori, che rischiano con la loro leggerezza ed insensibilità di cancellare secoli di storia e di tessuto sociale del paese. Lo dobbiamo verso coloro che ci hanno preceduto, che ci hanno trasmesso questi beni, e lo dobbiamo alle future generazioni, che rischiano di non poter mai vedere queste importanti testimonianze del loro paese. Con il seguente documento i sottoscritti cittadini vogliono far presente l’atteggiamento inerte da parte dei propri amministratori comunali che, soprattutto negli ultimi quattro anni, hanno fatto continue promesse alla cittadinanza senza che ad essi siano seguiti fatti concreti.
È triste dover constatare che, nonostante il sostegno e l’atteggiamento collaborativo da sempre mostrato dai cittadini, sia come singoli che associati in gruppi ed associazioni, al punto talora da sostituirsi all’amministrazione comunale in alcuni aspetti pratici al fine di cercare di facilitare e velocizzare i vari iter, dall’altra parte la macchina burocratica si sia sempre inesorabilmente fermata, senza mai compiere significativi passi in avanti. Per spirito di chiarezza è bene ricordare le fasi principali degli eventi avvenuti negli ultimi anni con l’edificio dell’Ospedalino.
Dopo la “riscoperta” da parte del gruppo auto-costituito degli “Amici di Galliano”, a cui ha fatto seguito i rilievi ed il pronunciamento della Soprintendenza ai Beni Culturali di Firenze, e le varie iniziative svolte nel 2018 con il FAI e nel 2019 con Italia Nostra, l’Amministrazione si rese pubblicamente disponibile ad acquisire il bene al fine di poterlo salvare e renderlo pubblico. Dopo la ricerca sui proprietari effettuata dagli “Amici di Galliano” (vista l’indisponibilità a fare questa azione da parte degli uffici preposti), gli stessi provvedevano a contattarli, ottenendo da tutti loro la disponibilità scritta alla donazione.
Dopo qualche mese di silenzio l’amministrazione dichiarò di non voler procedere all’acquisizione senza aver approfondito la ricerca sui proprietari, in modo da scongiurare l’eventualità che un qualsiasi avente diritto possa saltare fuori in un secondo tempo. Fu così incaricato un professionista esterno per compiere delle ricerche approfondite presso la conservatoria, che però non dette ulteriori risultati. Dopo altri mesi di silenzio, su sollecitazione del gruppo, ed a seguito di una precisa delibera del Consiglio Comunale, avvenuta mediante atto bipartisan, l’Amministrazione prese l’impegno ufficiale di voler procedere all’acquisizione tramite usucapione.
Ancora una volta i cittadini offrirono volontariamente la loro collaborazione, con il sig. Forasassi che, avendo tutti i diritti del caso, dette la sua disponibilità a fare da tramite con l’amministrazione, acquisendo a suo nome il bene per poi immediatamente donarlo alla comunità. Ancora una volta, quando tutto sembrava pronto, la macchina si ferma nuovamente, e per altri lunghi mesi cala nuovamente il silenzio. Il tutto fino all’ennesima iniziativa del gruppo, che sembra svegliare dal torpore gli amministratori. Viene perciò dato l’incarico all’ufficio legale interno di occuparsi del caso. Quest’ultimo però, dopo il solito lungo intervallo temporale, dichiara di non poter procedere all’atto senza ulteriori accertamenti. Si arriva così all’estate del 2023 quando, dopo quattro anni esatti, l’amministrazione riparte da capo, incaricando l’avvocato Tossani definire l’iter necessario per il passaggio del bene.
I cittadini ancora una volta si prestarono, inviando nuovamente tutto quanto in loro possesso (documenti, immagini, ricerche) per arrivare finalmente ad una soluzione. Da allora…. Il solito silenzio!!! Purtroppo ad oggi nessuno degli amministratori, compreso l’Assessore alla Cultura, ha dato una comunicazione ufficiale sullo stato di avanzamento dell’iter, come pure non è possibile sapere chi all’interno degli uffici comunali sta seguendo queste pratiche. I sottoscritti cittadini ritengono che l’ospedalino costituisca purtroppo solo la punta dell’iceberg di una serie di episodi che sembrano dimostrare un atteggiamento di disinteresse e di scarsa attenzione verso il paese ed i suoi beni da parte dell’amministrazione comunale.
A conferma di ciò basterebbe infatti ricordare la vicenda della mancata riqualificazione del giardino di Vetta Porta (con i recenti interventi che, invece di eliminare, hanno addirittura aumentato le barriere architettoniche), l’assurda installazione dei modem wi-fi su corso Marco da Galliano (montati senza alcun criterio logico addirittura danneggiando dei portali storici), la mancanza di supporto in merito all’installazione dei pannelli turistici informativi del paese ed alla realizzazione di una adeguata rete sentieristica (tutte iniziative ideate, realizzate e mantenute direttamente dalla cittadinanza). Alla luce di quanto detto i sottoscritti cittadini ritengono dunque che per l’amministrazione comunale (sia attuale che per la futura) il tempo sia ormai scaduto, e che adesso sia arrivato il momento dei fatti. Tutto questo se non vogliamo che i documenti storici ed identitari del nostro paese vadano irrimediabilmente perduti per sempre.
Si chiede pertanto che, nel più breve tempo possibile, venga portato a completamento l’iter di acquisizione pubblica del locale dell’Ospedalino e che vengano fatti tutti i passi necessari per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione dei beni storici del nostro paese.
(Petizione firmata da oltre 200 Gallianesi)
Abbiamo chiesto al Comune di Barberino di esprimersi in merito alla petizione. Ecco qui il testo della replica dell’amministrazione comunale.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Gennaio 2024