Ricami di sogni e di trine. La scuola di ricamo di Firenzuola
FIRENZUOLA – Una piccola scuola di ricamo fu fondata nel 1903 dalle suore Stabilite nella Carità, presenti a Firenzuola fin dal 1891, nei locali della Chiesa di Sant’Antonio.
L’attività proseguì lentamente fino agli anni ’10 del ‘900, finchè le intuizioni di Maddalena Guadagni le dettero un grosso impulso, indirizzandola verso un futuro prospero e luminoso.
Maddalena nata a Querqui, francese di Vandea, sposò Bernardo Guadagni intorno al 1907; da lui ebbe tre figlie: Tecla (1908), Beatrice (1910) e Isabella (1913). Bernardo fu un personaggio importante nella storia di Firenzuola, fu sindaco del paese e soprattutto è noto per aver costruito, iniziando nel 1908 e inaugurandola nel 1912, la villa del Palasaccio.
La famiglia Guadagni vi abitò fino al 1918, anno in cui fu venduta ai Sacramoso, e si trasferì a Firenze; comprò comunque una casa per le vacanze estive al Covigliaio, vicino ad altri suoi familiari.
Maddalena durante il suo soggiorno Firenzuolino, si rese conto che le ragazze della zona erano costrette a recarsi a Firenze come cameriere, partendo all’età anche di dieci anni e sottoponendosi ad una vita di sfruttamento e di prevaricazione, sottoposte agli abusi dei padroni e spesso tornando a casa con un figlio. Cominciò ad insegnare loro il ricamo, da appassionata com’era di quest’arte.
Durante la cerimonia di inaugurazione nella villa del Palasaccio, nel gennaio del 1912, la marchesa annunciò ufficialmente un progetto “per dar lavoro proficuo alle nostre giovanette, per sottrarle alla necessità di recarsi ai servizi lontani”.
Esperta conoscitrice delle arti minori, ma anche della moda del periodo, si rese conto della grande attenzione del mondo anglosassone e soprattutto degli Stati Uniti, nei confronti della Toscana come faro della civiltà del Rinascimento, e che da parte di questi paesi c’era una forte richiesta di manufatti italiani che si ispiravano al periodo rinascimentale.
Certa che i maggiori lavori di ricamo furono prodotti nei secoli XIV, XV e XVI, periodi in cui si raggiunsero picchi di bellezza ai quali mai più si arrivò, ebbe l’idea di riprodurre questi lavori e a tale scopo fondò, proprio nel 1912, la scuola di ricamo di Firenzuola. Ebbe, dall’Arcivescovo di Firenze, il permesso di copiare i preziosi ricami conservati nelle chiese e nei conventi fiorentini e con l’aiuto anche del marito, che si recava presso la galleria degli Uffizi facendo dei disegni dei ricami presenti nelle grandi opere degli artisti rinascimentali. Ebbe anche un grosso aiuto da quello che definiva “ l’ innato senso della bellezza” trovato tra le ragazze di questo fazzoletto di terra a cavallo tra Romagna e Toscana. Riuscì in definitiva a sviluppare quelle capacità nascoste fino a renderle artigiane e anche artiste, ragazze che altrimenti sarebbero state destinate a ben avvilenti lavori. Rendendosi conto anche della bassa qualità dei molti ricami che all’epoca si trovavano sul mercato, volle puntare ad un massimo rigore e cura nella scelta dei materiali: utilizzò esclusivamente filo di lino irlandese, il migliore per questo scopo, e come supporto la tela, sempre di lino, fatta venire appositamente dalle Fiandre. Con queste premesse fu in grado di ricreare un ricamo uguale in bellezza e qualità a quello prodotto nei gloriosi giorni del Rinascimento.
I manufatti venivano esportati esclusivamente in Inghilterra e negli Stati Uniti. Ebbero subito un grande successo, furono apprezzati e richiesti, tanto che a Londra il negozio First Linen Stores aveva due vetrine costantemente piene di questi lavori durante tutto l’anno.
Al momento della fondazione, come abbiamo detto avvenuta nel 1912, la scuola di ricamo di Firenzuola impiegava 15 ragazze. Nel giro di dieci anni si raggiunse il numero, insieme alla scuola di ricamo di Cornacchiaia, di 200 impiegate. Per aiutarla a gestire il tutto Maddalena ricorse all’aiuto di alcune suore esperte ricamatrici dell’Ordine delle Stabilite nella Carità di Soffiano, fatte venire appositamente in paese.
I ricavi della scuola aumenteranno dalle 25.000 lire iniziali fino ad arrivare, alcuni anni dopo, a 500.000 lire; la produzione intorno al 1922, era di 15/20.000 pezzi l’anno; maggiormente richiesti erano tovaglie, serviti da the, strisce da tavolo, coperte, asciugamani e tende. Questi ricavi permisero di dare uno stipendio alle ragazze, maggiore di quello che avrebbero percepito se fossero andate in città a servizio. Permisero in definitiva di poter esercitare un mestiere dignitoso vicino alle proprie case senza essere sradicate e gettate in un ambiente sconosciuto e ostile.
Nel 1917 venne inaugurata la nuova sala da lavoro del laboratorio presso i locali delle Suore del Buon Pastore, alla presenza della Marchesa Maddalena Guadagni.
Testimonianza importante è stata la scoperta di un catalogo in lingua inglese, con numerose foto di ricami eseguiti allo scopo di vendita. Il catalogo fu stampato nel 1922, anno in cui alla scuola di Firenzuola si era affiancata la nuova scuola di ricamo di Cornacchiaia, sempre promossa dalla marchesa Maddalena.
Questi sono gli inizi e i primi anni di attività della scuola. Sarebbe auspicabile proseguire la ricerca, acquisendo anche nuovo materiale documentario, per ricordare una realtà sociale importante in quegli anni nel nostro territorio.
Sergio Moncelli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 31 agosto 2019
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