“Assassinio a Ponte a Vicchio”, il nuovo romanzo di Bruno Confortini
MUGELLO – Un “giallo” ambientato nel Mugello, più precisamente a Vicchio, nel bar “La Bottega di Sghio”, in Piazza Giotto. È questo il luogo da cui è partita la genesi dell’ultimo romanzo di Bruno Confortini “Assassinio a Ponte a Vicchio”.
La trama prende l’avvio da un giovane maresciallo di origine napoletana di stanza a Vicchio, che in passato ha lavorato a un caso di assassinio: un cadavere era stato trovato sotto un’arcata del Ponte a Vicchio nel novembre del 1986.
Il maresciallo Vitale si trova subito a suo agio in quel paese, ama le sue abitudini, la sua gente, ma pian piano l’indagine si complica fino a metterlo a dura prova.
La storia è una “finzione nella finzione – come ci ha raccontato l’autore. – Il maresciallo, da poco in pensione, racconta la storia in un libriccino, per gli amici, con qualche velleità letteraria, e quindi in parte prendendo spunto dal suo diario dell’epoca in cui l’indagine si è svolta. La storia è assolutamente di fantasia, senza riferimenti precisi – ha aggiunto, – ma dentro c’è un po’ di paese e tratti di qualche personaggio che ho conosciuto e/o che conosco.”
Dopo aver conosciuto Bruno Confortini con “Grande Vigna! Sandro Vignini, il ragazzo, il calciatore” (Pugliese, 2009), “L’angelo biondo di Vicchio. Guido Boni, una storia degli anni ‘50” (Geo Edizioni, 2015), “Mugello e Val di Sieve in rosa” (Geo Edizioni, 2017) e con la raccolta di racconti “Scommetto di no” (Meligrana, 2017), è la volta del suo primo thriller. Un genere in cui non si è mai cimentato, ma che ha origine da una sua passione, in particolare per Georges Simenon e le inchieste del commissario Maigret.
“Come mi è venuto? Un giorno di novembre, seduto alla scrivania, un’immagine che ho sul muro di fronte (pieno di foto, ritaglia, immagini, scritti) ha fatto scattare la molla – ci ha raccontato. – Così ho visto la prima scena e giorno dopo giorno, per qualche mese, ho buttato giù la storia, che ho concepito per scene, nel senso che prima di scriverli ho visto i vari capitoli che la compongono, come se la vicenda avvenisse davanti a me.”
Il volume, pubblicato dalla casa editrice fiorentina Porto Seguro, sarà presentato il 3 settembre al circolo Torrino di Santa Rosa in Lungarno Soderini, a Firenze (ore 17), e sarà disponibile anche in Mugello da quella data.
Pietro Santini
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