Pieve di San Pietro a San Piero a Sieve
La bella facciata in pietra della pieve qualifica il breve slargo animato dalla statua dell’Apostolo che dà il titolo oltre che all’organismo religioso, a tutto l’abitato sorto alla confluenza del torrente Carza con il fiume Sieve. Le prime notizie della pieve risalgono al 1018, ma è probabile che la fondazione risalga all’età altomedievale, mentre la sua ubicazione pare strettamente legata alla importante direttrice viaria del valico appenninico ed alla presenza del ponte di attraversamento del fiume Sieve.
Fino dal XIV secolo il patronato della pieve appartenne alla famiglia Medici che possedeva beni nell’area e che svolse una significativa opera di mecenatismo dotando la chiesa di arredi e opere d’arte nel corso dei secoli XVI e XVII. A testimoniare dell’ interesse e della presenza medicea resta l’insegna araldica realizzata in pietra che orna il portone centrale arricchito dalla cornice in pietra arenaria.
L’edificio, caratterizzato dall’impianto longitudinale a tre navate già terminanti ad abside, è stato oggetto di un’ importante opera di rinnovamento, promossa dal pievano don Tommaso Poggini, nel corso del XVIII secolo. L’esito più significativo si legge nell’innalzamento complessivo della chiesa dovuto alla realizzazione della copertura in volta delle navate, in sostituzione di quella originale a capriate lignee, e nella apertura del finestrone di facciata in asse con il portale centrale.
Sul fianco destro della chiesa si innalza il campanile databile al XVII secolo, di impianto quadrangolare e coronamento piano mentre la cella campanaria è segnalata da aperture arcuata a pieno centro.
scheda a cura di Carla Giuseppina Romby
LE OPERE
Fonte Battesimale, di Giovanni Della Robbia, sec. XVI
Santi Antonio da Padova, Bonaventura da Bagnoregio e Domenico, sec. XVIII
Vetrate e affresco, di Rodolfo Fanfani, sec. XX
Busto della Vergine Maria, sec. XV (?)
Annunciazione, di Antonio Berti, sec. XX
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