Luigi Pulci (e Margutte)
Margutte è il gigante co-protagonista del “Morgante” di Luigi Pulci, uno dei capolavori della letteratura rinascimentale.
L’editio princeps dell’opera (oggi perduta), coi primi ventitré canti, viene stampata a Firenze, nel 1478. La circolazione maggiore l’ha però un breve estratto dei cantari XVIII e XIX, relativi alle vicende di Morgante e Margutte, detto “Morgante minore” o, appunto, “Marguttino” (1480 c.).
Luigi Pulci, pur fiorentino -nacque a Firenze il 15 agosto 1432 da Iacopo di Francesco e Brigida de’ Bardi-, ebbe frequentazioni mugellane. Sia perché la madre, appartenente all’illustre casato dei Bardi, trasmise al marito, e poi, alla morte di questi (1451), ai figli, alcuni beni in Mugello che costituirono la modesta fonte di sussistenza di Pulci (il mulino al Palagio e il podere della Cavallina), si perché il letterato entrò, almeno nella metà degli anni ’60, nella cerchia medicea, stringendo una salda amicizia con Lorenzo de’ Medici con il quale condivise gli svaghi rurali in Mugello, nella villa di Cafaggiolo, e Pulci è un elemento imprescindibile della ‘brigata’ di giovani aristocratici che circonda Lorenzo. Visse gli ultimi anni tra Firenze e la Cavallina, e morì in Veneto nel 1484.
Luigi Pulci era fratello di Luca, anch’egli poeta, nato a Cavallina di Mugelo nel 1431.
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